Bio

Leyra Correll è in realtà, al secolo, Leyra Tinnirello.
Nasce a Cernusco sul Naviglio, Milano il 20 Agosto del 1994 e abita a Canonica d’Adda, un paese di qualche migliaio di abitanti in provincia di Bergamo.
Sin da piccola ha sempre dimostrato una grande passione per la lettura e una certa predisposizione alla scrittura, cosa che la portava da un lato a “ingurgitare” tonnellate di libri e dall’altro a scrivere di qualsiasi cosa le passasse per la mente. Da lì a manifestare il desiderio di diventare una scrittrice il passo è stato veramente breve.
E’ una ragazza dei nostri tempi, a cui, oltre a leggere, piace ascoltare musica (è una fan sfegatata di Tiziano Ferro e dei Muse), cantare, recitare (a partecipato per due anni ad un corso di recitazione), giocare ai videogiochi e andare al cinema; naturalmente non possono mancare Facebook e Twitter a cui dedica molte ore del suo tempo, anche perché i social network fanno un po’ parte del suo modo di promuoversi.
Il cognome Correll è nato quando lo zio francese ebbe l’idea di unire il cognome dei suoi maggiori sponsor, sua madre e suo padre, in occasione dell’auto pubblicazione – nel 2009 sul sito Lulu.com – del suo primo vero racconto: “La Sfera del Male”.
Nato grazie ad una “sfida” lanciata dal padre, in 32 pagine, nonostante i suoi 12 anni, è riuscita a raccontare una bella storia fatta di avventura, magia e freschezza giovanile, in un ambiente fantastico ma allo stesso tempo contemporaneo.
Nel 2010 scrive, nel giro di pochi mesi Dunja, che parteciperà, con un altro titolo ad alcuni concorsi e per questo rimarrà inedito. A causa dei regolamenti e di alcune vicissitudini, questo romanzo non ha potuto essere presentato alle case editrici e questo ha portato Leyra ad avere un certo legame affettivo nei suoi confronti.
Nel 2013 pubblica, tramite il sito ilMioLibro.it, Un cuore dannato. L’idea prende spunto dalla passione per gli eroi Marvel, ma nasce da una lunga ricerca sui miti Norreni, non limitata alla semplice raccolta di informazioni su di essi e sulle loro leggende, ma soprattutto volta a cogliere il carattere degli dei-eroi, le loro sfumature, il loro modo di pensare, le loro debolezze e le loro forze, in un quadro che permettesse di conoscerli da ogni angolazione. Il libro viene proposto a fiere e mercatini, oltre che sui maggiori store on line, mediante un marketing molto casalingo e vende alcune centinaia di copie. Ma il suo scopo principe è far conoscere il suo lavoro il più possibile non solo al pubblico, ma anche alle case editrici. I feedback sono generalmente molto positivi, ma la soddisfazione più grande è un’email di Mondadori dove, pur comunicando che non si ritiene Un cuore dannato consono ai loro programmi editoriali, le chiedono comunque di mandare altri eventuali lavori visto la lettura piacevole e lo stile e la scrittura sicuramente interessanti.
Nell’estate del 2014 firma finalmente il suo primo contratto con una Casa Editrice, la Acar Edizioni, che la porterà a pubblicare finalmente Dunja con il sottotitolo Marry e Nate. L’editoria ufficiale lo classifica come Urban Fantasy ed in effetti tratta di personaggi “normali” che si trovano, loro malgrado in situazioni eccezionali. La storia si colloca centinaia di anni dopo La Sfera del Male e la sua peculiarità sono una serie di “citazioni” poste all’inizio di ogni capitolo tratte dagli scritti o da ciò che è rimasto nella storia del mondo, Dunja per l’appunto, dai personaggi del racconto precedente. Ovviamente tutto inventato appositamente per arricchire la narrazione.
Il suo “bambino” vede la luce alla Fiera della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia con un discreto successo, ma anche con la consapevolezza che la vera promozione sarebbe cominciata con l’anno nuovo; e così è stato con la sua prima intervista in una radio privata di Brescia: RadioVera.
Oltre a dedicarsi alla promozione dei suoi libri, Leyra continua a scrivere; sta completando un romanzo dal titolo La corte dei Miracoli, ambientato in una Parigi contemporanea, ma inconsapevole della magia che può scorrere nelle sue strade e nei suoi luoghi più comuni.

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